FRA SANTI E PELLEGRINI: IL MONTE FORATO

  • Lunghezza: 14 Km
  • Livello di Difficoltà: Media
  • Impegno Fisico: Moderato
  • Guida: Terre in Cammino 0573 1860200 - info@terreincammino.it
  • Dislivello: 900+
  • Possono partecipare: Sì agli Amici 4 zampe, NO ai bimbi tra gli 8 e 12 anni
  • Cibo: Pranzo a sacco
  • Equipaggiamento necessario: Scarpe con suola scolpita (calzature da trekking o da hiking leggero) • K-Way / Guscio • Acqua • Pranzo al sacco • Snack • Futta secca • Cappello • Crema solare • Occhiali da sole
  • Incluso nei servizi: Conduzione e assistenza organizzate da Guida Ambientale escursionistica abilitata ai sensi della L.4/2013.
  • NON incluso nei servizi: Pranzo al sacco; Assicurazione infortuni, disponibile su richiesta
  • Punto d'Incontro: 08:00 Firenze
  • Secondo Punto d'Incontro: 10:00 Fornovolasco (LU)
    • Scegli il punto di partenza in fase di acquisto, ti manderemo l’indirizzo preciso con il biglietto.

    Una parte del nostro percorso ripercorre anche la lunga Via di San Pellegrino (che originariamente collegava Reggio Emilia a San Pellegrino in Alpe) e che poi è stata fatta proseguire oltre le apuane per terminare poco dopo Valdicastello. San Pellegrino infatti è coinvolto proprio nelle leggende che riguardano l’antica Pania Forata – ovvero il Monte Forato che tutti oggi conoscono con questo nome – e il presunto scontro che sarebbe avvenuto fra il santo e il diavolo in persona.

    Categoria: Tag: , , ,
    Descrizione

    Il vicino borgo di Fornovolasco era noto come antico sito estrattivo per il ferro, e nei suoi pressi è presente la cosiddetta Grotta del Vento, anticamente utilizzata come luogo di refrigerio dai locali e dai cavatori/minatori. La grotta, per la sua disposizione obliqua e per la lunghezza della colonna d’aria che contiene (circa 800 m) offre un fenomeno particolare e inverso fra estate e inverno. L’aria della colonna, più fredda dell’aria esterna d’estate, ma più calda dell’aria esterna d’inverno, crea una forte turbolenza: d’estate verso il basso e d’inverno verso l’alto. Quando invece non è presente differenza di temperatura fra aria esterna e interna, cessano ogni tipo di turbolenza o di richiamo d’aria: da qui l’origine del suo nome.

    Una escursione appagante che dapprima in faggeta ci porterà in cresta per poi giungere all’arco e, chissà, magari camminarci sopra. da Qui avremo panorami sconfinati sul mare e le Apuane, sempre sul crinale raggiungeremo uno dei più bei punti di osservazione sulla regina: la Pania della Croce.