Un connubio perfetto: la fantastica cucina emiliana e la straordinaria bellezza dell’Appennino. Un’immersione totale nelle tradizioni culinarie e un escursione al fresco all’ombra delle fantastiche foreste di faggi e castagni che in questi giorni di metà luglio male non ci fa.
Cosa ti aspetta:
- il fantastico borgo arroccato di Monteacuto e la sua storia
- la cena conviviale alla Trattoria IL BAGIGIO
- l’escursione al fresco
- la meravigliosa faggeta
- il panorama sul Corno alle Scale
- il rifugio Donna Morta
Descrizione dell’esperienza:
Passeggiando tra le strette viuzze lastricate di pietra di Monteacuto, si ha la netta impressione di entrare in un mondo sospeso nel tempo. Ogni angolo del paese racconta una storia antica, custodita tra muri di sasso e archi consumati dal vento e dalle stagioni. L’assenza di auto, la quiete interrotta solo dal rumore dei passi e dal canto degli uccelli, contribuiscono a creare un’atmosfera fuori dal tempo, quasi sacrale.
Le case, addossate le une alle altre, conservano intatte le forme architettoniche del passato, con portali in pietra, finestre strette e tetti spioventi. Ogni edificio sembra avere una propria identità, come se fosse stato scolpito nei secoli da chi vi ha abitato, lavorato, vissuto. Salendo lungo i vicoli, tra scorci improvvisi e piccole piazzette silenziose, lo sguardo si apre all’improvviso su panorami spettacolari: la distesa verde dei boschi, le cime ondulate dell’Appennino, il cielo che cambia colore con il passare delle ore.
Gli abitanti, un tempo chiamati “zingari” per la loro vocazione al commercio e al movimento, sono eredi di una tradizione viva e orgogliosa. Tra il XII e il XV secolo, Monteacuto era un centro mercantile di rilievo, posizionato strategicamente lungo le rotte che collegavano l’Emilia alla Toscana.
Arroccato su uno sperone di roccia, irraggiungibile e fiero come il nido di un rapace, il castello di Monteacuto dominava la valle sottostante. Per secoli, fu il fulcro dei commerci tra Bologna e Pistoia, snodo strategico e simbolo di potere. La sua posizione elevata non era soltanto difensiva: era un segno di autorità, visibile da lontano, che incuteva rispetto a chi percorreva quei sentieri montani.
Nel 1298, quando si firmò la pace tra Bologna e Pistoia, fu proprio Monteacuto a confermare il suo prestigio: i pistoiesi pretesero che anche i rappresentanti del castello sottoscrivessero l’accordo, un gesto che confermava il suo ruolo centrale nei delicati equilibri politici e commerciali dell’Appennino medievale.
Con il declino dei traffici commerciali e la fine di quell’antico benessere che un tempo ne aveva alimentato la vitalità, Monteacuto dovette reinventarsi. Isolato su un crinale aspro e impervio, lontano dalle nuove rotte del progresso, il borgo si aggrappò all’unica ricchezza che la natura ancora offriva generosamente: il bosco.
Circondati da selve fitte e silenziose, gli abitanti impararono a trarne sostentamento, trasformandosi in abili spaccalegna e in esperti carbonai. molti uomini poi furono costretti a emigrare per lunghi mesi ogni anno, partendo verso la Maremma, la Corsica o la Francia. In questo nuovo legame con la terra e il fuoco, Monteacuto trovò una nuova identità, solida e silenziosa come le sue pietre.
Non potevamo certo venire a Monteacuto senza assaporare le sue specialità culinarie: le tagliatelle fatte a mano, la polenta fritta dorata e croccante, e i ravioli ripieni dal gusto autentico sono un vero e proprio omaggio alla tradizione gastronomica dell’Appennino, la cena alla Trattoria IL BAGIGIO è d’obbligo.
Domenica mattina partiremo per un bel TREKKING ad anello per smaltire la cena. Al fresco della magnifica e imponente faggeta, incontreremo ciò che è rimasto di antichi metati e case contadine, attraverseremo diversi ruscelli e accompagnati dal ritmo lento dei torrenti Silla e Causso raggiungeremo il rifugio situato nell’omonimo passo, DONNA MORTA.
GIORNO 1:
arrivo nel pomeriggio, tour del borgo e sistemazione nelle stanze. Cena alla Trattoria IL BAGIGIO
GIORNO 2:
colazione, escursione e rientro nel primo pomeriggio.
La guida si riserva la facoltà di variare il percorso in caso di variazioni climatiche che non possano garantire la sicurezza del gruppo
Rientro alle macchine previsto ore 17:00
Informazioni importanti
I costi di spostamento effettuati con i mezzi privati non sono mai compresi.
Sarà possibile però, su libera scelta dei partecipanti, condividere i posti auto e i costi dal punto di ritrovo al punto di partenza del trekking, stimati in € 20,00 per l’intera tratta di andata e ritorno, in base al calcolo percorrenze chilometriche ViaMichelin.