L’escursione inizierà in prossimità del Passo della Colla di Casaglia, nell’Appennino Tosco-Romagnolo, e percorrerà parte dell’alto bacino idrico del torrente Rovigo. Godremo della bellezza di cascate, magnifiche faggete, comodi rifugi e bivacchi incantevoli, tanta biodiversità e limpide acque dove rinfrescarsi, ma saremo anche chiamati a verificare e testimoniare gli esiti di un disastro ambientale e dei tentativi di bonifica di quel paradiso che con le sue acque e la sua valle rappresentava il torrente Rovigo, sfigurato dalla discarica franata nel suo alveo il 26 marzo 2025.
Cosa ti aspetta:
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Abbracciare la bellezza del bacino idrico del torrente Rovigo
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Testimoniare il disastro ambientale che lo ha coinvolto
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Verificare l’avanzamento e l’efficacia del processo di bonifica
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Godersi le cascate, le straordinarie faggete e le acque fresche dei torrenti
Descrizione dell’esperienza:
Il Passo della Colla di Casaglia, nei pressi del quale inizieremo il nostro cammino, è un valico appenninico che collega la valle del Mugello con quella del Lamone. Entrambi i versanti e i relativi bacini idrici sono stati interessati dalle intense piogge del 26 marzo 2025 e alcune conseguenze, accentuate dal dissesto idrogeologico, sono ancora oggi ben visibili.
Da Prato all’Albero, tra magnifiche faggete, ci dirigeremo verso il bivacco I Piani, un bel luogo dove fermarsi per una piccola pausa prima di iniziare a camminare sulla sinistra idrografica del Fosso del Carbone. Come ben si intuisce dal nome, nei boschi attorno a questo torrente, che confluisce nel Rovigo, si sviluppò un’intensa economia fondata sulla produzione di carbone vegetale, che proveremo a immaginarci rievocando la vita e il lavoro del carbonaio.
Poco dopo la confluenza del Fosso del Carbone col torrente Rovigo ci imbatteremo in un angolo idilliaco dove potremo scegliere di rinfrescarci nelle splendide acque. Sarà importante riempirsi gli occhi di tanta bellezza perché, poco dopo, la tappa successiva (sicurezza permettendo) sarà il sito della frana della discarica che in quel fatidico giorno di marzo si è riversata nell’alveo dell’importante e bellissimo corso d’acqua. Da lì è possibile che sia necessaria qualche deviazione, in funzione dell’avanzamento della bonifica che, non resta che augurarsi, dovrebbe essere in fase avanzata.
Testimoniata la situazione ambientale delle acque del torrente e del suo alveo, proseguiremo verso la Cascata dell’Abbraccio, passando sotto alla formazione arenaria che la caratterizza. Da lì saliremo al rifugio alpino I Diacci, di cui approfitteremo per un caffè dopo aver consumato il nostro pranzo al sacco.
Ripartiremo per percorrere un anello caratterizzato da una rilevante biodiversità, in parte all’interno dell’alta valle del Rovigo. Godremo di una natura aspra e rigogliosa. Chiuderemo questo anello ripassando dalla Cascata dell’Abbraccio, per poi assistere allo spettacolo delle meravigliose cascate che troveremo nel nostro cammino lungo e dentro il Fosso dei Pianacci. Questo torrente ci accompagnerà per buona parte del nostro ritorno, e non mancheremo di farci regalare sufficiente refrigerio dalle sue acque prima della salita conclusiva, 200 metri di dislivello con discreta pendenza che percorreremo con grande rilassatezza. Terminata la salita passeremo dall’area adiacente il bivacco Capanna Marcone e poi mancherà un breve tratto tra magnifici esemplari di faggio per terminare il nostro cammino.
Informazioni importanti:
I costi di spostamento effettuati con i mezzi privati non sono mai compresi.
Sarà possibile però, su libera scelta dei partecipanti, condividere i posti auto e i costi dal punto di ritrovo al punto di partenza del trekking, stimati in € 12,00 per l’intera tratta di andata e ritorno, in base al calcolo percorrenze chilometriche ViaMichelin.
E’ probabile che ci siano brevi guadi da effettuare, è consigliato un cambio scarpe da lasciare in auto e dei calzini di ricambio.
Il percorso può subire variazioni a discrezione della guida, in funzione di motivi di sicurezza o di eventuali interruzioni di sentieri per i lavori di bonifica e ripristino che interessano la zona.
Ritorno alle auto ore 17:00 circa.