Seguiremo le orme dei pastori transumanti in un’escursione che ci porterà alla scoperta dell arte della pastorizia sull’Appennino Tosco Emiliano. Antiche vie di transito, antichi ricoveri in pietra, testimonianze di una vita legata al ritmo delle stagioni.
Cosa ti aspetta:
- Le antiche vie di transumanza
- La bellezza dei boschi appenninici in inverno
- I terrazzamenti che modellano le pendici delle montagne
- L’arte della pastorizia
- I resti di Bòlago di sotto e Bòlago di sopra
- L’antica via di Matilde di Canossa.
Descrizione dell’esperienza
Un’esperienza immersiva nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano, un territorio ricco di storia, tradizioni e bellezze naturali.
Percorreremo antiche vie di transumanza narratrici di un’economia pastorale millenaria attraversando paesaggi suggestivi caratterizzati da boschi secolari di faggio e abete, terrazzamenti agricoli, opere di ingegneria rurale, che testimoniano l’adattamento dell’uomo all’ambiente montano e la sua capacità di coltivare anche i terreni più impervi, borghi abbandonati che ci riportano a un passato che sta scomparendo, ma che conserva ancora un grande fascino. Le case in pietra arenaria strappata alla montagna e le antiche strade raccontano la storia delle comunità montane e delle loro tradizioni, della semplicità e della fatica per sopravvivere in un ambiente così ostile.
Incontreremo un tratto della Via Francesca della Sambuca un’antica via che affonda le sue radici nel Medioevo, in un periodo in cui i pellegrinaggi e i commerci erano in costante movimento. Il suo nome deriva dalla località di Sambuca Pistoiese, un importante punto di passaggio e di sosta lungo il percorso. Questa via, pur non essendo centrale come la Francigena, rivestiva un ruolo strategico per i collegamenti locali e per il transito di merci e persone tra la Toscana e l’Emilia.
Scopriremo attraverso i racconti alcuni momenti della vita di Matilde di Canossa, figura emblematica del Medioevo, che ha lasciato un segno indelebile nel territorio dell’Appennino Tosco-Emiliano, e la Badia a Taona, situata nel comune di Sambuca Pistoiese, riveste un ruolo significativo nella sua storia e in quella della sua famiglia.
il passaggio di Matilde di Canossa a Spedaletto, pur non essendo storicamente accertato in modo incontrovertibile, rappresenta un elemento importante per la storia locale e per la valorizzazione del territorio. La sua figura, legata a questo luogo attraverso la tradizione e la leggenda, contribuisce a creare un’atmosfera suggestiva e a rafforzare il legame tra la storia, la natura e la cultura.
Al rientro visiteremo il borgo di Spedaletto, il cui nome antico era “Pratum Episcopi” (Prato del Vescovo). In epoca medievale fu un importante punto di sosta lungo le vie di comunicazione che attraversavano l’Appennino Tosco-Emiliano. La sua posizione strategica, in una valle tra le montagne, lo rendeva un luogo ideale per offrire riparo e ristoro a viandanti, pellegrini e mercanti. la presenza di un antico OSPITALE, (struttura destinata all’accoglienza e alla cura) e la sua chiesa dedicata ai Santi Antonino e Bartolomeo, rappresentavano un importante punto di riferimento per chi si trovava a percorrere queste strade.
Informazioni importanti
I costi di spostamento effettuati con i mezzi privati non sono mai compresi.
Sarà possibile però, su libera scelta dei partecipanti, condividere i posti auto e i costi dal punto di ritrovo al punto di partenza del trekking, stimati in € 10.00 per l’intera tratta di andata e ritorno, in base al calcolo percorrenze chilometriche ViaMichelin.